La legge n. 76/2016 sulle unioni civili ha equiparato il partner (ciascuna parte dell'unione civile) al coniuge (marito o moglie uniti in matrimonio). Di conseguenza il titolare d'impresa artigiana o commerciale è obbligato ad iscrivere all'Inps il collaboratore-partner, purché il loro atto di unione civile sia ufficiale e quindi registrato.
In sede d'iscrizione all'Inps, il titolare dell'impresa artigiana o commerciale deve indicare come proprio collaboratore il partner al quale è unito civilmente e identificarlo come "coniuge" per quanto riguarda il rapporto di parentela. Con la circolare n.66/2017, l'Inps specfica che l'artigiano o il commerciante unito civilmente e che presta attività nell'impresa deve essere iscritto come familiare coadiuvante dell'altro partner.
Gli effetti della legge Cirinnà su artigiani e commercianti facenti parte di unioni civili vengono approfonditi a pag. 16 di Italia Oggi Sette, disponibile nel servizio quotidiano di rassegna stampa nazionale per i Consulenti del Lavoro iscritti al sito di Fondazione UniversoLavoro.
Notizie correlate: Unioni civili, convivenze e diritti della legge n.104/01 - AE: "redditi pf 2017" adeguato alle unioni civili - Unioni civili e convivenze, quali conseguenze per le imprese
News in pillole