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Mercoledì, 03 Maggio 2017 14:36

Compensi, le professioni a confronto con il Ministro del Lavoro

Questa mattina il Comitato Unitario delle Professioni e la Rete delle Professioni Tecniche hanno incontrato a Roma il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per approfondire le distorsioni del mercato a seguito della cancellazione di ogni riferimento, a partire dal 2006 con le liberalizzazioni, anche solo orientativo, sui compensi. I ceti professionali italiani, infatti, sono sempre più spesso costituiti da lavoratori intellettuali alla mercé di soggetti contrattualmente più forti, in grado di imporre clausole vessatorie. Da qui la richiesta congiunta di prevedere nell'ordinamento una legge sull’equo compenso.

Durante l’incontro le parti hanno segnalato al Ministro che la prestazione di opera professionale, come nel lavoro subordinato, trova nel “giusto compenso economico” un canone generale che accompagna da sempre la legislazione giuslavoristica. L’abolizione delle tariffe non ha fatto venir meno la necessità di continuare ad applicare detto principio nell’ambito dei rapporti di lavoro autonomo professionale.

“Il testo del Jobs Act del lavoro autonomo”, ha spiegato Marina Calderone, Presidente del Comitato Unitario Professioni, “ha avviato un dibattito politico intorno all’equo compenso che ha portato i rispettivi presidenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, ad impegnarsi attivamente al fine di tutelare di più e meglio il lavoro intellettuale. Apprezziamo che anche il Ministro Poletti abbia voluto ascoltare le nostre ragioni, prendendo atto delle richieste e garantendo la massima attenzione sul tema”.

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