La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto n.25/2017 che abroga i buoni lavoro per il pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio e modifica le disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti. Con 232 sì, 52 no e 68 astenuti il testo passa ora al vaglio del Senato assieme ad una proposta normativa, avanzata dal centrodestra, che mira ad un diverso utilizzo dei voucher per le famiglie, il lavoro intermittente ed i mini-contratti.
Secondo quanto si legge sulle pagine del 7 aprile del quotidiano economico Italia Oggi, la proposta di legge prevederebbe l'utilizzo di ticket da 12 euro esenti Irpef (Inps al 12% e Inail al 7%) per le prestazioni accessorie svolte presso le famiglie e le associazioni di volontariato, con un compenso massimo annuale di 7.500 euro e di 2000 euro se gli incarichi vengono da un singolo committente. Si propone, inoltre, il ricorso al lavoro intermittente a chiamata con contratti a tempo determinato-indeterminato per mansioni discontinue in tutti i settori economici, senza limiti di età, per un massimo di 400 giornate lavorative in 3 anni. Per quanto riguarda, invece, i "mini-contratti", si suggeriscono accordi ad orario ridotto in tempi predeterminati, per un massimo di 70 giorni/500 ore lavorativi in un anno, per i quali è consentito un reddito massimo di 7.500 euro l'anno e un costo orario di 12 euro senza il pagamento dell'Irpef.