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Lunedì, 03 Aprile 2017 12:50

Brexit: cosa succederà ai lavoratori e agli studenti italiani?

Il 29 marzo 2017 è iniziato ufficialmente il processo che porterà all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Cosa succederà ora agli oltre mezzo milione di italiani presenti nel Regno Unito, la metà dei quali residenti? E cosa accadrà ai 50 mila giovani che ogni anno vogliono entrare nel mondo del lavoro o nelle università britanniche? A rispondere a questi interrogativi, analizzando gli effetti della Brexit sugli italiani presenti sul territorio inglese, è Romano Benini, esperto della Fondazione Studi, intervenendo su Repubblica.tv.

Chi è intenzionato ad ottenere la residenza britannica oppure la doppia cittadinanza (italiana e britannica) deve dimostrare di occupare una posizione lavorativa e pagare le tasse da almeno 5 anni; mentre chi non ha intenzione di chiedere la cittadinanza o la residenza dovrà farsi rinnovare il visto lavorativo.

Chi, invece, vuole recarsi ora oltre Manica deve tener conto di alcune situazioni già ben definite nonostante il percorso per la Brexit terminerà nel 2019. Secondo le nuove disposizioni europee, infatti, non sarà più consentita la libera circolazione delle persone. Benini spiega nel dettaglio che i disoccupati che vorranno accedere al mondo del lavoro britannico saranno esclusi da diversi privilegi, tra cui il welfare sociale e gli interventi che facilitano l’inserimento occupazionale, solitamente previsti dal sistema inglese. Tale condizione imporrà quindi agli italiani di trovare una posizione lavorativa già prima di recarsi in territorio britannico.
Un altro punto importante, sottolinea  l’esperto, riguarda gli studenti che vogliono formarsi in Gran Bretagna: verrà meno, infatti, il diritto di accedere a borse di studio e prestiti per i corsi scolastici o universitari inglesi.

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