Il Jobs Act ha fallito. Non ha dubbi il Presidente del Consiglio provinciale dell'Ordine di Brescia, Alberto Pelizzari, che sulle pagine del Giornale di Brescia sottolinea il calo del 30% delle assunzioni a tempo indeterminato dopo lo stop all'esonero contributivo 2015-2016.
Le nuove agevolazioni introdotte quest'anno per favorire soprattutto il Mezzogiorno non convincono il Presidente di Brescia, che le considera solo "misure spot" dall'effetto momentaneo, in grado di muovere il mercato del lavoro "in maniera innaturale". "Occorre mettere in moto meccanismi che favoriscano gli investimenti e la formazione di nuovi posti", commenta Pelizzari, per il quale è sempre più indispensabile "indirizzare tutte le risorse verso una riduzione strutturale di tutti gli elementi che formano il costo del lavoro. È fondamentale che il governo centrale prenda in mano questo aspetto perché il nostro costo del lavoro è oggi tra i più alti d’Europa".
Inoltre, i criteri più restrittivi per l'applicazione della cassa integrazione ordinaria non hanno di certo giovato alle imprese del territorio bresciano, che non potendo più impiegare questo ammortizzatore si sono viste costrette a ridurre il personale. Nel frattempo le nuove politiche attive del lavoro, promesse dal Jobs Act, sono ancora un miraggio. Per Pelizzari, quindi, serve più coraggio per avviare azioni concrete come ad esempio "il super ammortamento
concesso nell’ambito dell’Industria 4.0 a chi fa investimenti smart. Perché - conclude Pelizzari - non applicarlo anche agli investimenti normali?".
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