Il CdM abroga i voucher
Il governo ha abrogato i voucher, i buoni lavoro impiegati per remunerare i lavori occasionali. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri varando un decreto legge ad hoc. La soppressione dei tre articoli: 48,49 e 50, del Jobs Act del 2015, partirà operativamente dal 1 gennaio 2018 per consentire l'esaurimento dei voucher già acquistati. Il dl contiene anche le nuove norme sugli appalti per il reinserimento del principio di solidarietà tra committente e appaltatore. (Fonte Labitalia)
Leggi il comunicato stampa CDM
Voucher eliminati dal 18 marzo 2017
Voucher abrogati. Le alternative al vuoto normative |
Voucher senza regole fino al 31.12.2017 |
20 Marzo 2017 - Voucher: sito Inps k.o. | ||
21 Marzo 2017 - Attivazione Voucher, sito Inps ripristinato |
Voucher da utilizzare nel rispetto delle norme previgenti
L'utilizzo dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio, richiesti alla data di entrata in vigore del Decreto 25/2017 dovranno essere utilizzati, nel periodo transitorio sopra ricordato, nel rispetto delle disposizioni in materia di lavoro accessorio previste nelle norme oggetto di abrogazione da parte del decreto. E' quanto si legge nella nota pubblicata oggi, 21 marzo 2017, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che evidenzia come il Decreto legge 17 marzo 2017, n. 25, "Disposizioni urgenti per l'abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio nonché per la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti", dispone, al primo comma dell'articolo 1, l'abrogazione degli articoli 48, 49 e 51 del Decreto legislativo n. 81/2015 relativi alla disciplina del lavoro accessorio.
Al comma 2 - si legge nella nota - la norma prevede che possano essere utilizzati fino al 31 dicembre 2017 i buoni per prestazioni di lavoro accessorio richiesti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto.
De Luca: “necessaria alternativa ai voucher”
Ascolta l'intervista |
"È importante disciplinare il lavoro accessorio perché “i voucher utilizzati in maniera genuina e lecita rispondevano a delle precise esigenze del mercato del lavoro”. Così il Presidente della Fondazione Studi, Rosario De Luca, ai microfoni del GR1 Economia, rimarcando un vuoto operativo nelle attività abitualmente (e lecitamente) gestite tramite il lavoro accessorio ed evidenziando la necessità di norme per colmare l'assenza di leggi di riferimento circa l’utilizzo dei buoni lavoro acquistati prima dell’entrata in vigore del decreto legge 25/2017 ed utilizzabili sino a fine anno.
"Al momento - continua il Presidente De Luca - non è prevista nessuna alternativa per gestire le attività occasionali. L’ipotesi è sostituire i voucher con il lavoro intermittente ma è necessaria una revisione di alcune caratteristiche di questa tipologia di lavoro subordinato". "In quanto, ad esempio, è possibile utilizzare tale tipologia contrattuale per soggetti con meno di 24 anni di età e con più di 55 anni di età, escludendo i lavoratori della fascia d'età intermedia", ha poi concluso.
Voucher, De Luca: nota ministeriale ininfluente | Il Sole 24 Ore 23.03.2017 | Rete Economy del 22.03.2017 | |||
Dicono di noi - RepTV | Raitre Tg3 del 22.03.2017 | Radio24. Cuore e denari |
Agenzia Entrate sopprime causale Lavoro occasionale accessorio per F24
Con la risoluzione n. 37/E del 22 marzo 2017l’Agenzia delle entrate, a seguito della richiesta INPS dopo l’abrogazione della normativa sui voucher dal 17 marzo scorso, ha stabilito la soppressione della causale contributo “LACC – Lavoro occasionale accessorio” utilizzata nel modello “F24 per i versamenti con elementi identificativi” (F24 ELIDE) per l’acquisto dei buoni lavoro (VOUCHER) per remunerare prestazioni occasionali di tipo accessorio...Leggi tutto
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PARERE FAVOREVOLE DELLA CAMERA ALL'ABROGAZIONE DEI VOUCHER
La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto n.25/2017 che abroga i buoni lavoro per il pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio e modifica le disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti. Con 232 sì, 52 no e 68 astenuti il testo passa ora al vaglio del Senato assieme ad una proposta normativa, avanzata dal centrodestra, che mira ad un diverso utilizzo dei voucher per le famiglie, il lavoro intermittente ed i mini-contratti.
Secondo quanto si legge sulle pagine del 7 aprile del quotidiano economico Italia Oggi, la proposta di legge prevederebbe l'utilizzo di ticket da 12 euro esenti Irpef (Inps al 12% e Inail al 7%) per le prestazioni accessorie svolte presso le famiglie e le associazioni di volontariato, con un compenso massimo annuale di 7.500 euro e di 2000 euro se gli incarichi vengono da un singolo committente. Si propone, inoltre, il ricorso al lavoro intermittente a chiamata con contratti a tempo determinato-indeterminato per mansioni discontinue in tutti i settori economici, senza limiti di età, per un massimo di 400 giornate lavorative in 3 anni. Per quanto riguarda, invece, i "mini-contratti", si suggeriscono accordi ad orario ridotto in tempi predeterminati, per un massimo di 70 giorni/500 ore lavorativi in un anno, per i quali è consentito un reddito massimo di 7.500 euro l'anno e un costo orario di 12 euro senza il pagamento dell'Irpef.
PENSIONATI, LAVORATORI DIPENDENTI E DISOCCUPATI I MAGGIORI UTILIZZATORI DEI VOUCHER |
VOCHER E APPALTI: DECRETO CONVERTITO IN LEGGE
L'abolizione dei voucher e la reintroduzione della responsabilità solidale negli appalti è legge. Con l'ok di ieri, nella seduta del 19 aprile 2017, da parte del Senato si cancellano definitivamente i voucher per aziende, famiglie e Pa, in tutti i settori, dalla ristorazione al commercio, dall'agricoltura al turismo. Con 140 voti favorevoli, 49 contrari e 31 astenuti, l'Aula del Senato ha così approvato il provvedimento di conversione in legge del Decreto Legge n. 25/2017, sul lavoro accessorio, cosiddetto “abrogazione voucher".
I famigerati buoni lavoro da 10 euro l' ora continueranno, comunque, a circolare per tutto il 2017: chi li ha acquistati prima del varo del decreto, infatti, potrà utilizzarli (stando alle stime si tratterebbe di circa 30-35 milioni di buoni lavoro acquistati) fino al 31 dicembre.
Alla Camera come al Senato la maggioranza ha respinto tutte le richieste di modifica al testo approvato dal governo con l' obiettivo di evitare lo svolgimento del referendum su voucher e appalti indetto dalla Cgil per il 28 maggio. Toccherà ora alla Corte di Cassazione stabilire se dopo l'intervento legislativo sono venute meno le ragioni del referendum.
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