Il dilagante fenomeno della disoccupazione colpisce maggiormente tre categorie di persone: i giovani con meno di 29 anni, le donne e gli over50. La normativa nazionale ha previsto dei benefici normativi ed economici per i datori di lavoro intenzionati ad assumere chi è privo di occupazione, spiega Paola Mancini, esperta di Fondazione Studi, durante la puntata de “Il Posto Giusto”, trasmessa il 12 marzo su Rai Tre.
Tra le categorie più svantaggiate ci sono le donne, per le quali (senza limiti di età e disoccupate da oltre 24 mesi) è prevista una riduzione contributiva del 50% per 12 mesi in caso di assunzione con contratto a tempo determinato e per 18 mesi in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato. L’esperta sottolinea, inoltre, come il periodo di disoccupazione dei 24 mesi si riduce a 6 mesi quando sono assunte donne residenti nelle aree svantaggiate oppure in quelle zone dove vi è una forte disparità di genere.
Anche per i soggetti over 50 è prevista una riduzione contributiva del 50% per 12 mesi per assunzioni con contratto a tempo determinato, che copre invece un periodo di 18 mesi in caso di assunzioni con contratto a tempo indeterminato.
Nell’ultima parte dell’intervento, la Mancini ricorda l’esistenza di incentivi regionali che facilitano l’occupazione dei soggetti in difficoltà, che si concretizzano tramite la pubblicazione di appositi bandi pubblici.
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