Il sistema delle imprese italiane è uscito dalla seconda recessione ridimensionato nel numero d'imprese (-4,6%, oltre 194mila unità in meno) e di addetti (-5%, quasi 800mila unità in meno) tra il 2011 e il 2014. E' quanto emerge dal rapporto sulla competitività dei settori produttivi pubblicato dall'Istat il 3 marzo 2017.
Le costruzioni, rileva l'Istituto di statistica, hanno maggiormente risentito della crisi (-10% di imprese, -20% di addetti, -30% di valore aggiunto). Più contenute le perdite nella manifattura (-7,2% d'imprese, -6,8 di addetti) e nei servizi di mercato (-4,7 e -3,3%), mentre i servizi alla persona sono l'unico comparto che ha aumentato unità produttive (+5,3%) e addetti (+5,0%).
Durante la recessione del 2011-2014, una impresa su due ha ridotto il valore aggiunto in tutti i settori manifatturieri e in quasi tutto il terziario. Le imprese più colpite dalla crisi sono quelle che vendono solo sul mercato interno.
Fonte Labitalia
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