Un totale di 120.738 aziende irregolari, ovvero il 63%, su 191.614 ispezionate: questi i dati che emergono dal Rapporto dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro sull’attività ispettiva nel 2016, presentato nella giornata di ieri dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, assieme al Direttore dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, Paolo Pennesi e il Direttore Centrale della Vigilanza INL,Danilo Papa, presso la sede del Ministero del Lavoro, a seguito della riunione della Commissione centrale di coordinamento dell'attività di vigilanza.
Tale azione di contrasto degli illeciti ha prodotto - si legge sul sito del Ministero - un totale di contributi e premi evasi pari a più di un miliardo di euro (1.101.105,790). Positivi, dunque, i risultati raggiunti dagli ispettori ministeriali, sia in termini quantitativi che qualitativi. Infatti, si evidenzia un numero di ispezioni pari a 141.920 effettuate dal solo personale ispettivo operante presso le strutture territoriali ministeriali (oggi confluite nell'INL). Un dato che, sebbene inferiore rispetto al 2015 (-2,73%), è da interpretare considerando la diminuzione del numero di unità ispettive a disposizione (2.818 unità nel 2016 rispetto a 2.897 unità nel 2015) e che comunque evidenzia un superamento di circa il 7% del numero degli accessi effettuati rispetto a quelli programmati ad inizio dell'anno. Un altro dato che spicca dal rapporto è che il numero di lavoratori irregolari accertati, al 31 dicembre 2016, è in deciso aumento rispetto al 2015, +13,5%, con 88.865 lavoratori irregolari a fronte dei 78.298 del 2015.Tra questi, oltre il 48% sono lavoratori in nero.
A ciò va aggiunto che il personale ispettivo del Ministero ha assicurato lo svolgimento di n. 8.152 accertamenti in materia di Cassa Integrazione Guadagni, anche in deroga, di contratti di solidarietà e di patronati. Va, inoltre, evidenziato che su 132.942 accertamenti definiti nell'anno 2016 (a fronte di un numero complessivo di aziende ispezionate pari a n. 141.920), in n. 80.316 casi sono stati contestati illeciti in materia di lavoro e legislazione sociale o di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Soddisfatto Poletti che ha ribadito che “con l'attivazione dell'INL, nel 2016 abbiamo prodotto una grande trasformazione nelle funzioni di vigilanza, introducendo un cambiamento radicale dell'intero assetto organizzativo, che ha coinvolto Ministero, Inps e Inail".
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