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Lunedì, 13 Febbraio 2017 12:33

Lavoro domestico, telecamere in casa senza autorizzazione

L’Ispettorato del lavoro, con la nota n.1004/17, a seguito di quesito posto da Itl di Udine, ripercorre le caratteristiche del lavoro domestico legate all’applicazione dello Statuto dei lavoratori.

Il rapporto di lavoro domestico, in considerazione della peculiarità dello stesso, sin dall’origine ha goduto di una regolamentazione specifica, che, per l’appunto, tiene conto delle speciali caratteristiche che contraddistinguono la prestazione lavorativa resa dal lavoratore, l’ambiente lavorativo e, fattore non irrilevante, la particolare natura del soggetto datoriale.

Anche le fasi di estinzione del contratto di lavoro domestico, quindi, sono disciplinate da un corollario normativo che si allontana dalle regole generali che assistono, ordinariamente, il momento di interruzione del legame negoziale fra le parti interessate.Il rapporto di lavoro domestico è sottratto alla tutela dello Statuto dei lavoratori (legge n. 300/70) poiché in questo caso, il datore di lavoro è un soggetto privato non organizzato in forma di impresa.

Di conseguenza è esclusa l’applicabilità dei limiti e dei divieti di cui all’art. 4 della legge n. 300/70 (installazione telecamere). L’esclusione del lavoro domestico non sottrae al rispetto dell’ordinaria disciplina sul trattamento dei dati personali, essendo confermata la tutela del diritto del lavoratore alla riservatezza, garantita dal d.lgs. n.196/2003, che dispone la necessarietà del consenso preventivo e del connesso obbligo informativo degli interessati.