Dagli ultimi dati Istat il tasso di disoccupazione giovanile si attesta attorno al 40% e sembrerebbe, inoltre, che la situazione lavorativa dei cinquantenni sia migliore di quella dei più giovani. A dare una motivazione tecnica degli ultimi dati occupazionali è la Presidente Nazionale dei Consulenti del Lavoro,Marina Calderone, ospite della trasmissione Settegiorni di Rai Parlamento.
“Credo che parte di quello che sta accadendo si possa spiegare solo analizzando quello che è successo negli ultimi anni, soprattutto alla luce degli interventi normativi messi in atto dal Governo”, ha dichiarato la Presidente. Sul mercato del lavoro odierno sono in costante aumento gli occupati over 50 e questo si deve - ha spiegato - per l'effetto combinato di tre fattori: l’ampliamento dell’età pensionabile, l’invecchiamento esponenziale della popolazione italiana e l’allungarsi della fase di preparazione e formazione dei giovani prima di entrare nel mondo del lavoro.
Nel corso del suo intervento la Presidente ha poi evidenziato come nel nostro Paese non funzionano perfettamente quei meccanismi di domande e offerta di lavoro che spiegano perché in Italia esistono evidenti difficoltà occupazionali. “In Italia abbiamo circa 9 mila operatori del collocamento pubblico mentre, ad esempio, in Germania se ne contano 100 mila”, ribadisce. Nel Bel Paese, dunque, gli operatori che dovrebbero favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro sono molti meno rispetto ad altri Paesi europei. "Noi come Categoria professionale, attenti conoscitori del mondo del lavoro, pensiamo che con l'Anpal questa situazione possa cambiare e che il nostro Paese possa finalmente investire sull'accompagnamento al lavoro dei disoccupati e dei giovani". "Questo potrà avvenire - ha sottolineato - anche grazie al supporto di operatori accreditati, come i Consulenti del Lavoro, che possiedono una delega specifica per facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro". Nel corso del suo intervento la Presidente Calderone si è poi soffermata sull’importanza e la valorizzazione dell’alternanza scuola lavoro, sulle professioni maggiormente richieste dalle aziende e, in conclusione, il suo commento in merito ai fenomeni di assenteismo nella PA e sulla stretta normativa ipotizzata dal Governo.
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