Guardia di Finanza a caccia di contribuenti non ravveduti. Il comandante generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi, durante l'audizione del 18 gennaio 2017 presso la Commissione di vigilanza dell'anagrafe tributaria, ha annunciato l'avvio di "campagne ispettive mirate, a partire dai casi di maggiore gravità e di più alta evasione, per constatare le violazioni e le irregolarità non sanate".
Un'azione congiunta con l'Agenzia delle Entrate per rispondere agli oltre 3mila contribuenti che, dopo aver ricevuto la lettera di compliance dal Fisco che li invitava a mettersi in regola, non hanno provveduto al ravvedimento operoso. In Commissione il comandante ha sottolineato che "gli elenchi di posizioni corrispondenti a quei contribuenti che non hanno aderito agli inviti dell' amministrazione finanziaria a regolarizzare la propria posizione saranno condivisi fra il corpo e l'Agenzia e oggetto, dapprima, di un ulteriore affinamento, mediante un attento incrocio con le risultanze delle diverse banche dati in uso alle due istituzioni in modo da suddividere le posizioni inadempienti in diverse fasce di irregolarità".
L'audizione è stata anche l'occasione per parlare dell'evasione fiscale consapevole, il Tax gap, che nel quinquennio 2010-2014 ammonta in media a 75,8 miliardi di euro per mancata o sottodichiarazione, mentre l'evasione globale in Italia si assesta in media intorno ai 109,7 miliardi di euro.
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