La quota di retribuzione finanziata dal Fondo Nuovo Competenze è pari al 100% nel caso di disoccupati, da almeno 12 mesi, assunti successivamente alla data di pubblicazione del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, del 10 ottobre scorso. È una delle novità introdotte dalla terza edizione del FNC i cui obiettivi sono quelli di accompagnare i processi di transizione digitale ed ecologica dei datori di lavoro e favorire nuova occupazione. A darne notizia, il Dicastero di Via Veneto con una comunicazione sul portale istituzionale. Altre novità previste dal Fondo, nato per consentire ai lavoratori dipendenti di acquisire maggiori o nuove competenze per adattarsi ai cambiamenti in atto nel mercato del lavoro, “la previsione di 3 target: il sistema formativo, la filiera formativa e le singole aziende”, come annunciava Vincenzo Caridi, capo Dipartimento lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel corso del Forum Annuale Politiche Attive. Nel decreto, all’articolo 3, specificati i destinatari del Fondo: “i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica di cui al D.Lgs. n, 175/2016, che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle competenze die lavoratori”. Le risorse in dotazione sono destinate per il 25% ai sistemi formativi, per il 25% alle filiere formative e per il 50% ai singoli datori di lavoro che possono presentare una sola domanda di contributo scegliendo tra le linee di intervento previste (art.5). Qualora almeno il 70% dei lavoratori formati venga assunto con contratto di apprendistato oppure a tempo indeterminato, entro la presentazione della domanda di saldo, il datore di lavoro riceve un bonus di 800 euro per ogni disoccupato assunto. Le novità principali contenute nel decreto sono state affrontate nel corso dell’ultima puntata di “DiciottoMinuti- Uno sguardo sull’attualità”.
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