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Mercoledì, 31 Luglio 2024 16:05

Sistema Duale: risultati oltre le aspettative

Segnali incoraggianti a fronte del cospicuo investimento del PNRR sulla formazione professionale in modalità duale in riferimento all’anno formativo 2022-2023. Lo ha dichiarato Giuseppe Romano, Responsabile dell’area nuove competenze per la transizione di Sviluppo Lavoro Italia, nel corso del Forum annuale sulle Politiche Attive del lavoro del 18 luglio scorso, commentando i risultati realizzati dall’investimento 3 sul “Sistema duale” insieme a Romano Benini, esperto di politiche attive del lavoro, e Mauro Meda, Segretario generale Asfor. Romano ha sottolineato che “a fronte degli investimenti stanziati – 600 milioni di euro – i risultati ottenuti finora superano le aspettative”, infatti, “alla fine del primo anno effettivo di incentivazione e attuazione dei percorsi formativi duali, è stato raggiunto quasi la metà del target complessivo, con 86mila percorsi individuali già realizzati sui 174 mila previsti”. “Numeri che lasciano ben sperare per il futuro”, ha aggiunto Romano, confidando nel fatto “che possa mettersi in moto un sistema virtuoso”. Ottimi anche i risultati ottenuti dalla programmazione regionale, che hanno sancito non solo la fine della programmazione disomogenea, ma hanno fatto registrare una crescita maggiore nel Mezzogiorno. “Avere 21 territori diversi con una sincronia assoluta nella programmazione e nella realizzazione della messa a terra degli interventi, è una novità assoluta” – ha sottolineato il Responsabile. Romano ha, infine, evidenziato l'importanza della recente rilevazione degli esiti formativi parziali che consente agli studenti, costretti ad abbandonare i percorsi formativi, di conservare le competenze acquisite. Risultato ottenuto grazie al recente decreto sulle certificazioni delle competenze, che Romano ha descritto come un risultato di grande rilievo. Su quest’ultimo tema e sul ruolo della formazione aziendale è intervenuto Mauro Meda, evidenziando il ruolo strategico che quest’ultima svolge in questa fase di grande trasformazione del mercato del lavoro. Secondo Meda, l'unica risposta efficace in grado di ridurre il mismatch tra le richieste delle aziende e l’offerta di competenze, aggravato da un grave calo demografico, è innalzare la qualità della formazione in Italia. Per Meda, dunque, il tema della certificazione dell’accreditamento diventa cruciale in Italia. Sebbene nel nostro Paese le condizioni normative siano allineate con quelle degli altri paesi UE, “manca ancora la capacità di valutare l'efficacia dei processi formativi”, ha così concluso.

 

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