Scade il prossimo 31 gennaio l'obbligo di procedere all'invio telematico del prospetto informativo sulla situazione dei lavoratori disabili, adempimento previsto per i datori di lavoro pubblici e privati con almeno 15 dipendenti che hanno modificato l'organico aziendale nell'anno che si è appena concluso. Pena l’applicazione di salate sanzioni. A fare chiarezza sugli adempimenti a carico dei datori di lavoro e sulle sanzioni in caso di mancato o ritardata trasmissione del prospetto, Ilaria Conte, esperta della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro nel corso della puntata di Diciottominuti - uno sguardo sull’attualità del 25 gennaio scorso. In particolare, sono soggette a tale obbligo “le aziende che occupino al 31.12.2023 dell’anno precedente rispetto a quello di presentazione del prospetto, quindi al 31 dicembre 2023, almeno 15 dipendenti intesi come base di computo”, ha ricordato l'esperta. Pertanto, “per conteggiare il raggiungimento del 15° dipendente vanno considerati tutti i lavoratori subordinati ad esclusione di determinate categorie previste dalla citata norma, tra queste: apprendisti, dirigenti, lavoratori assunti ai sensi della L. n. 68/99, lavoratori a tempo determinato con un contratto fino a 6 mesi, lavoratori somministrati e assunti per lo svolgimento di attività all’estero”. Il modello, inoltre, va inviato solo nel momento in cui, rispetto all’anno precedente o all’anno in cui è stato inviato l’ultimo prospetto, “ci sono state delle variazioni che hanno comportato dei cambiamenti nella base occupazionale o che abbiano inciso sulla quota di riserva”. Il mancato o tardivo invio del prospetto – ha ricordato, infine, la Conte – comporta una sanzione fisa pari a 702,43 euro e un’ulteriore sanzione di 34,02 euro per ogni giorno di ritardo.
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