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Mercoledì, 22 Novembre 2023 09:00

Assemblea dei Presidenti provinciali dell’Ordine

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Il Segretario del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Giovanni Marcantonio, si è soffermato assieme all'avvocato Rafaele Sanna Randaccio sui temi legati alla semplificazione degli adempimenti in capo ai Consigli Provinciali, ai sensi delle novità introdotte dalla legge n. 112/2023. “L’emendamento inserito nel Decreto Pa2, convertito in legge ad agosto, ha introdotto una forte innovazione per ciò che riguarda il Testo unico sul pubblico impiego (D.Lgs. n. 165/2001) e la collocazione degli Ordini professionali all’interno dello stesso” ha affermato Marcantonio facendo riferimento alle “peculiarità” riguardanti gli stessi Ordini, come “l’autonomia regolamentare patrimoniale e finanziaria” che permette loro di “non gravare sulla finanza pubblica”. Gli Ordini, essendo “Enti pubblici non economici a carattere associativo” e dotati, per l’appunto, di peculiarità – ha spiegato il Segretario – possono evitare di far fronte ad alcuni adempimenti, alla luce di quanto disposto dal Decreto. La vera innovazione consiste nell’aver introdotto “un precetto normativo secondo il quale ogni disposizione diretta ad Amministrazioni Pubbliche non si applica agli Ordini professionali salvo che la legge non lo preveda espressamente”. “Una modifica storica”, ha chiosato Marcantonio in conclusione del suo intervento. Come precisato, invece, da Sanna Randaccio “questa inversione di tendenza sancita dal Decreto è fondamentale perché ha un effetto immediato. Tanti, infatti, sono gli adempimenti che scompaiono per la prima volta dal radar dei Consigli Provinciali”. E ha aggiunto: “Gli Ordini sono sì Enti pubblici, ma di carattere associativo e con delle peculiarità. E, inoltre, gestiscono gli interessi pubblici degli iscritti. Ecco perché hanno diritto ad un trattamento derogatorio”. Tra gli adempimenti interessati dalla modifica dell’emendamento al Decreto Pa2, anche quello relativo al Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) che “come strumento diverso dal semplice piano triennale anticorruzione, non sarà più un obbligo in capo ai CPO”, ha evidenziato l’avvocato. Restano fermi, invece, gli adempimenti relativi ad anticorruzione e trasparenza (c.d. whistleblowing) e quelli riguardanti la pubblicità istituzionale.


Ad intervenire in Assemblea anche Giuseppe Buscema, membro del Collegio dei Revisori dei Conti del CNO, per soffermarsi sull’importanza della formazione e dell’aggiornamento professionale che consente di restare al passo coi tempi ed essere in grado di cogliere opportunità lavorative attraverso nuove specializzazioni. Ad esempio come quella offerta dal corso di formazione on demand “Crisi di impresa e dell’insolvenza sviluppato ai sensi dell’art. 356, comma II C.C.I.I.”, organizzato dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, in collaborazione con l’Università IUL e l’Associazione Nazionale “I Diritti del Debitore”, e rivolto a Consulenti del Lavoro, avvocati e commercialisti che intendono iscriversi all’Albo dei Gestori della Crisi d'Impresa per operare ai sensi dell’art 356 del Codice della Crisi di Impresa (CCII) e acquisire incarichi diretti dai Tribunali. Buscema ha ricordato che al primo corso, della durata di 40 ore, seguirà un secondo corso di 200 ore finalizzato a creare i Gestori della Crisi da Sovraindebitamento, ai sensi del DM 202/2014, che permetterà di operare all'interno degli Organismi di Composizione della Crisi (OCC). Percorsi formativi che prevedono la possibilità, per chi ne faccia richiesta, di prendere parti a tirocini della durata di sei mesi presso uno degli OCC operativi all’interno dell’Associazione. Nuove opportunità lavorative - ha aggiunto Buscema - si possono cogliere anche con la riforma del lavoro sportivo: settore che ha suscitato “un interesse collettivo”. I profili per i Consulenti del Lavoro sono numerosi, ma è necessario formarsi sulla materia per non cadere nella trappola che sia "sufficiente inoltrare una Comunicazione obbligatoria attraverso il RAS" ( Registro Nazionale per le Attività Sportive).


A prendere la parola, poi, il Tesoriere CNO, Stefano Sassara, per presentare il Bilancio preventivo 2024 del Consiglio Nazionale dell’Ordine, che verrà approvato il prossimo 19 dicembre. Nell’intervento ha illistrato le dotazioni finanziarie delle due Fondazioni e dell'Organismo di mediazione civile e commerciale, il totale delle spese per la gestione della sede del Consiglio, i costi di struttura e le attività organizzate in favore dei Consigli Provinciali e degli iscritti. Nella seconda parte del suo intervento, Sassara si è soffermato sul tema dell’antiriciclaggio illustrando le osservazioni e le proposte di modifica presentate dal CNO nell’ambito dell’interlocuzione avviata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Consiglio, in particolare, ha richiesto un intervento tempestivo sull’apparato sanzionatorio per renderlo più proporzionato al “soggetto obbligato” libero professionista, ma anche la possibilità di accedere ai decreti sanzionatori e alle sentenze sui ricorsi emessi dal MEF negli ultimi anni. Tra le altre proposte presentate al Ministero anche la possibilità di incentivare attività di compliance dei singoli studi professionali, l’adattamento degli indici di anomalia agli studi, nonché la responsabilità di società, persone giuridiche e trust per la comunicazione di titolarità effettiva.


Il Vicepresidente della Fondazione Consulenti per il Lavoro, Luca Paone, ha aperto la seconda giornata di lavori dell'Assemblea dei Consigli Provinciali dell’Ordine, soffermandosi sull'importanza del ruolo della Fondazione Lavoro alla luce delle novità normative introdotte dalla Legge n. 85/2023. "Abbiamo raccolto la sfida del nuovo mercato che ha cambiato filosofia, grazie all'introduzione del nuovo dispositivo normativo, dove gli operatori del mercato e della formazione sono interconnessi tra loro", ha chiarito Paone, sottolineando anche l'importante ruolo dei 2500 Consulenti delegati che hanno accesso alla Piattaforma SIISL e sono operativi nel sistema di riaccompagnamento al lavoro dei soggetti occupabili. "La Fondazione si sta impegnando in questo nuovo sistema per far sì che le politiche attive portino davvero accompagnamento al lavoro. Sono attività complesse, ma dobbiamo avere colleghi pronti e preparati", ha esortato il Vicepresidente, annunciando attività informative e formative sul tema. Infine, Paone ha ricordato il contributo della Fondazione Lavoro nella gestione e sottoscrizione di due importanti Protocolli: "Riscopriamo talenti”, che vede la Categoria impegnata, insieme all'Inps e alla Caritas, nel supportare i soggetti in stato di disoccupazione o di esclusione sociale attraverso politiche locali e nazionali, e il Protocollo siglato tra CNO e Fondazione Doppia Difesa Onlus per avviare progetti di politiche attive per favorire l'occupazione delle vittime di violenza. Per questi progetti, la Fondazione ha assunto l'incarico rispettivamente di formare gli operatori che supportano i soggetti fragili e di riaccompagnare al lavoro le donne vittime di violenza.


"Abbiamo raggiunto un risultato importante come Associazione Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro: abbiamo portato i valori della nostra Categoria fuori dai confini italiani. Sabato scorso, infatti, siamo stati al Salone dello studente di Nizza, dopo aver partecipato ai Saloni di Genova, Lecco, Como. E domani saremo a Napoli per diffondere e promuovere la cultura della legalità e dell'etica del lavoro". Così Elisa Paolieri, Presidente dell'Associazione Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro, intervenendo dal podio dell'Auditorium per ricordare l'attività di orientamento alla professione intrapresa nelle scuole e nelle Università dopo la pausa estiva. Tra gli eventi degni di nota, secondo la Paolieri, anche la sottoscrizione del protocollo dell'11 novembre scorso con il Comitato Organizzatore delle Universiadi 2025 a Torino, con il quale i Consulenti del Lavoro - tramite il videogioco "GenL" - si fanno ambasciatori dei principi della legalità e del lavoro etico nel mondo dello sport universitario.


A seguire l'intervento del Vicepresidente CNO, Luca De Compadri, sul tema riguardante la natura degli Ordini professionali, regolamentata dal DPR 137/2012, e la centralità del sistema ordinistico nel mondo delle professioni. Nel ricordare l'importanza di tutelare il titolo professionale e la riserva di legge riconosciuta dalla Legge n.12/79, il Vicepresidente ha invitato i Dirigenti provinciali a segnalare tutte le attività di concorrenza sleale e i fenomeni di abusivismo professionale riscontrati nei territori in un'ottica di collaborazione e rispetto delle leggi. Un altro aspetto che il Consiglio Nazionale e i CPO devono attenzionare è la cura del tirocinio per l’accesso alla professione. "Dobbiamo agevolare il più possibile l’ingresso dei giovani nella nostra Categoria, che deve rimanere libera e autonoma. Per fare ciò, il Consiglio Nazionale e i Consigli Provinciali devono impegnarsi maggiormente per favorire il dialogo, il confronto e la dialettica", ha affermato il Vicepresidente.



Tra i saluti istituzionali anche quello di Pasquale Mazzuca, Vicepresidente dell’ENPACL, per scattare una fotografia sullo stato di salute della Categoria. “Ad oggi il volume d’affari della Categoria ha raggiunto l’importo di 2,5 miliardi di euro e anche quest’anno il reddito dei Consulenti del Lavoro è cresciuto del 5% rispetto allo scorso anno”, ha dichiarato Mazzuca, per poi annunciare i numeri raggiunti dalla piattaforma "Fare rete per i Consulenti del Lavoro", che finora ha favorito "oltre 2.000 contatti” professionali. Il Vicepresidente ha poi sottolineato le prossime attività a sostegno della Categoria. Tra le risorse stanziate dall'ENPACL per il 2024, 2,7 milioni di euro saranno finalizzati all’avvio di attività di sviluppo della professione per i giovani; mentre 4 milioni di euro saranno destinati "all’assistenza dei colleghi più bisognosi”.


Il Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine, Rosario De Luca, ha aperto la prima giornata di lavori dell'Assemblea dei Consigli Provinciali dell’Ordine, ringraziando i dirigenti territoriali presenti e presentando i componenti del nuovo Consiglio Nazionale, eletto lo scorso 28 ottobre per il triennio 2023-2026. “Come Consiglio Nazionale dell’Ordine sentiamo una grande responsabilità operativa ma anche politica, cioè quella di mantenere il clima di partecipazione e fratellanza che abbiamo notato il 28 ottobre. Condividere vuol dire ascoltare, confrontarsi e fare sintesi” ha affermato. Per poi puntare l’accento sul futuro della professione, sui prossimi obiettivi e interventi da realizzare per favorire un'ulteriore crescita degli iscritti. “La via maestra da seguire – ha sottolineato – è sempre quella rivolta alla formazione dei praticanti. Questo sta già avvenendo nelle nostre Provincie grazie ad una forte azione di orientamento nelle Università e nelle scuole superiori, intrapresa dall’Associazione Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro, che insieme ai Consigli Provinciali, riesce ad intercettare migliaia di giovani”. "Un’attività che deve coinvolgere tutti i CPO – ha sottolineato – per poter far affluire in Categoria nuovi iscritti, che possano dare linfa alla professione ed esercitare nuove funzioni". Nel corso del suo intervento il Presidente si è soffermato anche sul valore sociale che contraddistingue l’operato del Consulente del Lavoro. “Dobbiamo continuare a ribadire la centralità della Categoria nel far crescere il Paese anche in termini di valori e civiltà”, ha evidenziato. Un obiettivo definito, ad esempio, anche dagli ultimi Protocolli siglati dal Consiglio Nazionale dell’Ordine con l’Inps e la Caritas per contrastare l’emarginazione sociale delle fasce deboli; con l’ANMIL per tutelare gli inabili al lavoro e, infine, con la Fondazione Doppia Difesa Onlus (che verrà siglato domani al Senato) per favorire l’inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza. In chiusura il Presidente ha annunciato l'avvio di nuovi corsi per i dirigenti per approfondire temi di natura ordinamentale e pratica con l'obiettivo di saper interpretare al meglio le sfide che verranno: "Il futuro è nostro, ma dobbiamo farci trovare pronti", ha sottolineato.


L’Auditorium dei Consulenti del Lavoro ospiterà, il 21 e 22 novembre, l’assemblea dei Presidenti dei Consigli Provinciali. Nel corso dell’evento, che inizierà il 21 novembre dalle ore 15.00 fino alle ore 19:00, oltre alla presentazione del nuovo Consiglio Nazionale 2023-2026, i dirigenti territoriali si confronteranno con i vertici di Categoria su numerosi temi: bilancio del preventivo 2024, Fondazione Lavoro, le novità e le semplificazioni degli adempimenti amministrativi in capo ai Consigli Provinciali dell’Ordine: l’antiriciclaggio, gli adempimenti cessati e il whistleblowing. I lavori proseguiranno il giorno successivo dalle ore 10:00 alle ore 13:00. 

 

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