In arrivo dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy 300 milioni di euro a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, volti a finanziare progetti di ricerca industriale e sviluppo di tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) di rilevanza strategica per il sistema produttivo e la competitività delle piccole e medie imprese, da realizzare nei territori delle Regioni meno sviluppate quali Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e che facciano utilizzo, in particolare, di materiali avanzati e nanotecnologia, fotonica e micro/nano elettronica, sistemi avanzati di produzione, tecnologie delle scienze della vita, intelligenza artificiale, connessione e sicurezza digitale. Infatti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 205 del 2 settembre scorso, il decreto 13 luglio 2023 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che disciplina l’intervento agevolativo rivolto al sostegno della valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni tecnologicamente avanzate, coerenti con le aree tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, nonché alla promozione della ricerca collaborativa. Destinatarie del beneficio sono, tra le altre, le imprese artigiane e agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale, ma anche centri e organismi di ricerca. Come stabilito dall’art. 4 del provvedimento, i progetti ammissibili alle agevolazioni devono introdurre significativi avanzamenti tecnologici, non limitandosi alla sola fase di ricerca; devono avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 ed essere realizzati nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nei territori delle Regioni meno sviluppate, per una spesa compresa tra 1 e 5 milioni di euro. E, infine, devono essere avviati successivamente all’invio dell’istanza di agevolazione e non oltre 3 mesi dalla data di emanazione del decreto di concessione di cui all’art. 8. Oltre al finanziamento agevolato, l’intervento – si specifica nell’art. 6 – prevede la concessione di un contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata sulla base della dimensione dell’impresa proponente: 35% per le imprese di piccola dimensione; 30% per le imprese di media dimensione; 25% per le imprese di grande dimensione. Il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione – si legge ancora nel decreto – saranno definite dal Ministero con successivi provvedimenti.
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