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Venerdì, 16 Giugno 2023 09:58

Mib Service, avvisi fine indagine per false trasferte e truffa aggravata

Mib Service, avvisi fine indagine per false trasferte e truffa aggravata (FOTO ANSA)

Sono in tutto 176 le posizioni – di cui 88 imprenditori di Ravenna e un numero eguale di aziende – per le quali è stato emanato un avviso di conclusione dell’indagine per l’ipotesi di reato di truffa aggravata e continuata in concorso alimentata da trasferte di lavoro non veritiere.Sono questi gli ultimi accertamenti della Guardia di Finanza sulla Mib Service S.r.l. riportati dal sito del "Il Resto del Carlino" in un articolo del 15 giugno. Su questo fronte, si è in attesa dell’udienza preliminare, già fissata per fine mese, con 62 posizioni al vaglio del gup, tra cui i vertici di Mib, ai quali è contestata l’associazione per delinquere finalizzata a commettere reati tributari. La società ravennate, nata nel 2010 e fallita nel 2022, è stata indagata per la gestione di appalti illeciti e somministrazione fraudolenta. Nel dettaglio – si legge nell’articolo – la Mib Service S.r.l. avrebbe fornito al gruppo imprenditoriale di turno consulenze mirate ma in realtà trasformandosi, secondo gli inquirenti, in una sorta di cartiera evoluta attraverso un elaborato metodo di riassunzione dei dipendenti e, in alcuni casi, degli amministratori delle stesse aziende clienti. Già nel 2018, nel corso del convegno organizzato a Rimini dalle strutture nazionali e territoriali dei Consulenti del Lavoro, la Categoria aveva denunciato il grave fenomeno di dumping sociale e contrattuale in capo alla Mib Service S.r.l. L’impegno profuso dalla Categoria nella denuncia di episodi - come questi - elusivi del mercato del lavoro e la stretta collaborazione con gli organi ispettivi hanno portato, nel corso degli anni, al sequestro di migliaia di aziende e al sanzionamento di datori di lavoro coinvolti in attività illecite nonché alla regolarizzazione delle posizioni contributive dei lavoratori dipendenti coinvolti. Un’attività di sensibilizzazione ai temi della legalità, dell'etica e del lavoro regolare portata avanti dalla Categoria già nel 2019 con la stipula del protocollo d’intesa sull’Asse.Co. – l’asseverazione di conformità dei rapporti di lavoro certificati – tra il Consiglio Nazionale dell’Ordine e la Regione Emilia-Romagna, poi culminata - nello scorso mese di marzo - nella firma di un nuovo “Protocollo di intesa per la legalità, la vigilanza ed il contrasto all’abusivismo professionale” con l'Ispettorato Nazionale del Lavoro, a potenziamento di una collaborazione in atto tra i due Enti già dal 2016.

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