Offrire uno spazio fisico e le risorse necessarie per sviluppare idee di impresa, sperimentare nuove tecnologie, sostenere la creazione di startup e trasferire le tecnologie e le competenze verso le PMI. È l'obiettivo del programma di supporto alle tecnologie 5G denominato "Case delle tecnologie emergenti" con il quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato 80 milioni di euro a valere sulle somme residuali del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 per la realizzazione di nuovi "spazi" sul territorio nazionale, dopo quelle già avviati nelle città di Torino, Roma, Bari, Prato e L’Aquila. Destinatari degli interventi sono i Comuni coperti dalla rete banda ultralarga che, in partenariato con Università, Centri di ricerca e imprese, PMI e/o startup svilupperanno programmi di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico finalizzati a coniugare le competenze scientifiche con le esigenze del tessuto imprenditoriale e dei settori ritenuti strategici per la crescita della competitività dei territori. I temi dovranno essere basati sull’utilizzo della Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet of things, Crypto Asset, 6G e tecnologie quantistiche. Nel decreto 12 agosto 2022 del Mise, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 228 del 29 settembre 2022, che dà il via alla realizzazione delle Case delle tecnologie emergenti, si legge che entro il 28 novembre 2022 sarà pubblicato un provvedimento volto a stabilire criteri e modalità di presentazione delle domande di partecipazione nonché i requisiti di ammissione al finanziamento e le relative modalità di erogazione.
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