Nel rapporto previdenziale trilaterale tra datore di lavoro, lavoratore ed Ente pubblico gioca un ruolo fondamentale l’assistenza fornita dal Consulente del Lavoro all'impresa nell’ambito degli accessi ispettivi. “Il supporto del Consulente del Lavoro è il corollario necessario di una riserva di legge prevista al comma 1, dell’articolo 1 della legge n. 12/1979, essendo il rapporto previdenziale un rapporto trilatero”, ha affermato il Consigliere Nazionale dell'Ordine Luca De Compadri, intervenendo lo scorso 10 giugno alla diretta di FiscalFocus. Nonostante, quindi, non potrà mai individuarsi - in via generale - un conflitto d'interessi in rapporto all'attività del Consulente che assiste l'azienda in sede ispettiva, il nuovo codice deontologico di Categoria - ha sottolineato De Compadri - prevede l’astensione del professionista da qualsiasi attività che possa determinare conflitti di interesse con il cliente tanto da condizionare il buon andamento dell'attività. Nel suo intervento De Compadri si è poi soffermato sulle importanti novità introdotte dal Codice, che contiene una serie di regole per il libero svolgimento della professione nel rispetto delle proprie idee, ma anche della pubblica amministrazione.
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