Il lavoratore autonomo occasionale che non svolge più un’attività professionale e trasferisce la propria residenza fiscale all’estero non può chiudere la partita IVA in presenza di corrispettivi per prestazioni ancora da fatturare ai propri clienti. A precisarlo è l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 218 del 26 aprile 2022 nella quale vengono fornite indicazioni utili al contribuente per l’incasso e la dichiarazione dei compensi arretrati. La procedura – si legge – prevede, alternativamente, l'imputazione dei compensi che non abbiano ancora avuto manifestazione finanziaria al momento della chiusura della partita IVA ai redditi dell'ultimo anno di attività professionale, oppure il mantenimento della posizione IVA individuale fino al termine di tutte le operazioni fiscalmente rilevanti. Pertanto – spiegano le Entrate – il contribuente che vorrà riscuotere i crediti dovrà riattivare propria posizione fiscale e successivamente rendicontarli con l'emissione di una fattura per prestazione di lavoro autonomo, dichiarandoli come reddito professionale tramite il modello Redditi Persone fisiche dell'anno di competenza.
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