Applicare l'equo compenso a tutti i rapporti contrattuali e alle piccole e medie imprese, adeguando la previsione alla realtà del tessuto socio-economico del Paese, ribadire la soggezione alla disciplina della Pubblica Amministrazione, vietando prestazioni professionali verso la PA con assenza di compenso e rimuovere l'ingiustificata esclusione degli agenti della riscossione e delle società veicolo di cartolarizzazione. Inoltre, da ultimo, chiarire che la disciplina dell'equo compenso si applica anche ai rapporti instaurati prima dell'entrata in vigore della normativa, purchè in corso di esecuzione. Queste, in sintesi, le proposte di modifica illustrate dal Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali (CUP) nel corso dell'audizione del 24 novembre 2021 presso la II Commissione Giustizia del Senato della Repubblica sui disegni di legge nn. 1425 e 2419 (Equo compenso prestazioni professionali) in cui ha presentato un documento contenente osservazioni e possibili interventi correttivi.
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