La soluzione a una pandemia non può essere che l'immunità collettiva. Parte da questo assunto il Presidente di Fondazione Studi, Rosario De Luca, nella sua introduzione all'approfondimento del 27 luglio dal titolo "Green pass, istruzioni per l'uso", nel quale sottolinea inesattezze e imprecisioni che contribuiscono ad accrescere le polemiche in materia. La riflessione del Presidente De Luca, ruota attorno al tema delle "libere scelte che incidono sulla libertà altrui", elencando le contraddizioni di una scelta governativa - quella di subordinare determinate attività al possesso da parte dei cittadini del cosiddetto "certificato verde" - che nel combinato disposto con le leggi sul lavoro vede affievolirsi, suo malgrado, il fine per cui era stata disposta: la tutela della salute collettiva. Tra tutte, la discutibile situazione che si concretizzerà nei ristoranti e negli esercizi pubblici all'interno dei quali si creerà una promiscua convivenza tra clienti, obbligati a presentare la certificazione “verde”, e titolari o dipendenti che invece non saranno soggetti ad alcun controllo.
Da non tralasciare, inoltre, l’aspetto legato alla ripresa economica del turismo per la quale risulta necessaria una regolamentazione europea che, tuttavia, sembra non arrivare.
Il presidente De Luca si sofferma inoltre sull’urgenza di fornire certezze nel mondo del lavoro, terreno fertile per la crescita di egoismi e opposizioni. Infatti, risulta essere ormai imprescindibile la necessità di una più chiara disciplina normativa riguardo l’obbligo vaccinale, il licenziamento di lavoratori non disponibili a vaccinarsi e la tutela dei dati sensibili. L’obiettivo è quello di arginare le criticità dilaganti con l’adozione di norme e provvedimenti chiari ed univoci.
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