L’equo compenso applicato solo in alcuni casi rischia di creare una distinzione netta fra professionisti tutelati e altri che non lo sono. Pertanto, per ProfessionItaliane non bisogna perdere l’occasione del passaggio in Aula del ddl AC 3179 per arrivare ad una disciplina più inclusiva. All’indomani della conclusione dei lavori in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, l'Associazione che racchiude al proprio interno le rappresentanze professionali di CUP ed RPT non ritiene soddisfacente l’intervento con il quale si dispone che le imprese alle quali si applicherà la disciplina saranno quelle che, nell’ultimo anno, hanno occupato più di 50 dipendenti e non 60 in 3 anni e ribadisce la necessità di ulteriori interventi a sostegno di un tessuto professionale già messo a dura prova dalla pandemia. Soddisfazione invece è stata espressa per la rinnovata attenzione verso le professioni e per la modifica che contempla anche un ruolo proattivo dei Consigli Nazionali nell’aggiornamento dei parametri di riferimento delle prestazioni professionali.
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Rassegna web: lmservizi.it
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