///**/
Lunedì, 12 Luglio 2021 15:30

Equo compenso, accelera la proposta ma va applicato "indistintamente"

“La proposta va nella giusta direzione perché limita le diseguaglianze tra lavoratori, ma l’equo compenso deve potersi applicare a tutte le imprese a prescindere dalla loro dimensione”. Così Francesco Duraccio, Vicepresidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, commenta sul Sole 24Ore del 12 luglio 2021 l'andamento dell'iter legislativo del disegno di legge AC 3179, ribadendo la richiesta portata avanti da ProfessionItaliane, l'associazione che comprende le rappresentanze sindacali di CUP ed RPT, che in data 6 luglio 2021, ha richiesto al Parlamento l'estensione del principio a tutte le realtà economiche, non limitandolo, come previsto dall'articolo 2 del ddl, solo all’imprese che nel triennio precedente al conferimento dell’incarico hanno occupato alle loro dipendenze più di sessanta lavoratori o hanno presentato ricavi annui superiori a 10 milioni di euro. L'articolo del Sole 24 Ore, oltre il perimetro di tutela, si sofferma sulle tre diverse strade che il professionista che ritiene di non ricevere un onorario proporzionato all'attività svolta potrà intraprendere per tutelarsi: fare ricorso e chiedere il ricalcolo del compenso che il giudice liquiderà facendo riferimento ai parametri stabiliti nei decreti; rivolgersi al proprio Ordine per un parere di congruità; una class action promossa da Ordini e associazioni più rappresentative.

Rassegna web: ilsole24ore.com - teknoring.com

Notizie correlate: Professioni Italiane: “equo compenso senza distinzioni”il Cup in audizione alla Camera sull’equo compensoEquo compenso ai professionisti, il pensiero del neo Ministro Orlando