Con la risposta ad interpello n. 262 del 19 aprile 2021 l’Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori chiarimenti sulla sospensione dei termini di versamento tributari e contributivi in scadenza nel mese di dicembre previsti dal decreto Ristori. In relazione alla richiesta di un istante, titolare di partita IVA che avrebbe potuto continuare ad esercitare l’attività ma costretto alla chiusura dopo l’emanazione del DPCM del 25.10.2020 considerata la sede di svolgimento della prestazione all’interno di una palestra, l’Agenzia delle Entrate risponde positivamente alla sospensione dei versamenti (a norma dell'articolo 2 del "Decreto Ristori quater"), stante l'avvenuta diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel mese di novembre 2020 rispetto allo stesso mese dell'anno precedente anche se il codice ATECO dell’attività è diverso da quelli espressamente indicati. In merito al secondo quesito posto, ovvero la possibilità di beneficiare del contributo a fondo perduto stabilito dal "Decreto Ristori bis", l'Agenzia risponde differentemente. Impossibile fruirne - si legge - se il codice dell'attività prevalente non rientri tra i codici ATECO individuati dalle disposizioni normative sopra richiamate.
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