La gestione degli ammortizzatori sociali emergenziali richiede un particolare rigore giuridico per evitare di creare difficoltà e criticità, che si trasformano poi in ritardi e disguidi. La posizione espressa dal Ministero del Lavoro, tramite il comunicato stampa diramato dall'Inps nella serata di venerdì 16 aprile, presta il fianco ad ampie censure e critiche di diversa natura. Non si tratta né di un atto normativo né di prassi; quindi, non meritevole di essere commentato nonché, per fortuna, al momento privo di efficacia diretta. Ma i prossimi giorni, in cui verrà redatta l'annunciata circolare, saranno certamente utili per una profonda riflessione sui contenuti del citato comunicato, che certamente non potranno essere riprodotti così come annunciato. Il riferimento al 4 gennaio come primo giorno utile lavorativo dell'anno, la prevista anticipazione degli effetti del decreto Sostegni al 29 marzo, la già avvenuta chiusura del periodo di paga di marzo sono solo alcuni degli svarioni, che se possono essere contenuti in un comunicato non possono di certo avere la pretesa di essere riproposti in un atto amministrativo che sarebbe, altrimenti, non semplicemente erroneo, ma irrimediabilmente contra legem.
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