Dal 28 febbraio tutti i servizi online delle Pubbliche Amministrazioni sono a portata di Spid e di carta d'identità elettronica (CIE). Una novità che non convince del tutto i professionisti, specie per le attività seriali come l'invio delle dichiarazioni, sebbene questi ultimi non sono ad oggi direttamente coinvolti da questa novità ma prossimamente - secondo un calendario da fissare con un prossimo decreto - dovranno abbandonare le credenziali che attualmente utilizzano. Ad intervenire su criticità e possibili soluzioni è il Vice Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Francesco Duraccio, in un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore del 1° marzo 2021, suggerendo il ricorso alle porte di dominio. Si tratta - spiega - di "un'interfaccia che già utilizziamo per l’Inps e l’Inail e che consente, una volta entrati con Spid, di associare l’utenza alla nostra qualifica professionale e, dunque, ci permette di navigare nelle sezioni dei siti riservate ai professionisti e di fare tutte le operazioni anche per conto dei clienti" anche se resta da risolvere il problema delle multiutenze, così da consentire ai collaboratori di studio di svolgere determinate operazioni online.
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