///**/
Stampa questa pagina
Lunedì, 25 Gennaio 2021 09:41

Se lo smart working non finisse con la pandemia?

Lo smart woking potrebbe accompagnare molti lavoratori per diverso tempo, anche dopo che sarà terminata la pandemia, e necessario sarà intervenire con maggiore incisività su alcune questioni che l’esperimento dell’ultimo anno ha fatto emergere: il diritto alla disconnessione, la strumentazione e la sicurezza. Ad illustrare gli scenari futuri di questa modalità di lavoro è Simone Cagliano, esperto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro in un articolo pubblicato il 20 gennaio 2021 sull’Huffington Post, in cui sottolinea caratteristiche e differenze tra smart working o lavoro agile, regolato dalla legge 81/2017, e telelavoro. Nell’articolo l’esperto si sofferma poi su una tematica molto sentita: gli strumenti necessari per prestare la propria attività e i costi a carico di aziende e dipendenti.

Notizie correlate: De Luca: "su smart working serve regolamentazione" - Smart working: alla “Sapienza” di Roma il corso valido per la formazione dei CdL - Smart working: regole chiare nel pubblico, ma nessun obbligo nel privato