A seguito di una verifica nei sistemi informativi, l’Inps ha rilevato che molti utenti, avendo presentato domanda di assegno di natalità per nascite, adozioni, affidamenti preadottivi avvenuti nel 2017, ai sensi della legge n. 190/2014, e accaduti nel 2019, ai sensi del d.l. n. 119/2018, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 136/2018, non hanno ancora provveduto alla presentazione della DSU utile al rilascio dell’ISEE per l’anno 2020. Ciò ha comportato la sospensione dell’erogazione dell’assegno per l’anno in corso che, stante rispettivamente la durata triennale e annuale della prestazione, potrebbe essere ancora corrisposto.
Con il messaggio n. 4679 dell’11 dicembre 2020, l’Inps segnala che, per riprendere il pagamento delle mensilità sospese, e ferma restando la permanenza dei requisiti di legge, è necessario che gli utenti che non abbiano provveduto ancora a tale adempimento, presentino la DSU 2020 entro e non oltre il prossimo 31 dicembre, ai fini del rilascio dell’ISEE minorenni 2020. La mancata presentazione della DSU entro il termine previsto – sottolinea l’Istituto - e il conseguente mancato possesso di un ISEE in corso di validità hanno infatti, come conseguenza, la perdita delle mensilità di competenza del 2020 e la decadenza della domanda di assegno inizialmente presentata. Diverso il caso degli eventi del 2020 per i quali, in virtù del principio universalistico a cui si ispira la disciplina contenuta nella legge n. 160/2019, il bonus bebè viene riconosciuto, nella misura minima, anche in assenza di un ISEE in corso di validità, purché sussistano tutti gli altri requisiti e fatta salva la possibilità di effettuare eventuali integrazioni a seguito di successiva presentazione dell’ISEE.
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