Partite Iva individuali, professionisti e lavoratori autonomi ancora una volta messi in secondo piano nei progetti di ripresa del Governo ed esclusi dalle misure di sostegno previste dal Decreto Ristori quater. «Un’esclusione ingiustificata» per la Presidente del Comitato Unitario delle Professioni e del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone che commenta questa disparità di trattamento, a distanza di 10 mesi dall'inizio della pandemia, sul Corriere.it del 5 dicembre 2020 evidenziando nuovamente gli enormi sacrifici dei liberi professionisti in questa emergenza e le perdite subite dagli studi professionali. «Abbiamo più volte fatto presente al Governo in questi lunghi mesi di emergenza che occorreva intervenire per garantire ai lavoratori autonomi le tutele previste per il lavoro dipendente, ad esempio in caso di malattia. Circoscrivere il pieno sostegno esclusivamente al lavoro dipendente è una politica miope, che mette in ginocchio chi il lavoro dipendente lo produce, cioè le imprese. Senza provvedimenti di sistema veramente incisivi per la ripresa economica tutto il mercato del lavoro vivrà una fase recessiva senza precedenti», ribadisce la Presidente. Tra le disparità segnalate nell’articolo anche l’accesso al beneficio a fondo perduto concesso alle Società tra professionisti ma non ai singoli liberi professionisti che svolgono le medesime attività.
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