Dalla gestione degli ammortizzatori sociali, cui hanno fatto ricorso la maggior parte delle imprese durante l'emergenza sanitaria da Covid-19, alla gestione amministrativa dei rapporti di lavoro, ossia gli aspetti contabili, economici, giuridici, assicurativi e previdenziali. A tracciare un profilo completo della vasta gamma di adempimenti in materia di lavoro, previdenza e assistenza sociale dei lavoratori dipendenti che quotidianamente svolge il Consulente del Lavoro è il Presidente del Consiglio Provinciale dell'Ordine di Bologna, Pier Paolo Redaelli, intervistato sulle pagine dell’edizione locale de "La Repubblica" del 28 settembre 2020. I Consulenti del Lavoro supportano l'imprenditore a seconda delle sue necessità, ad esempio "nella stipulazione dei contratti di lavoro o nell'inquadramento del personale", spiega Redaelli. Intervengono, inoltre, qualora l'azienda debba affrontare controversie con i lavoratori o con gli enti previdenziali, grazie a una "ampia conoscenza in materia giuslavoristica". Ma non solo. Come precisa il Presidente del CPO di Bologna, "sono gli unici professionisti che possono rilasciare l’Asse.co, l'asseverazione contributiva che certifica la regolarità delle imprese nella gestione dei rapporti di lavoro, dalla regolarità nell’applicazione dei contratti, al versamento corretto dei contributi". Grazie a un protocollo d'intesa con il Ministero del Lavoro le aziende sono così considerate aziende certificate. Si tratta di "un aspetto dei nostri compiti - sottolinea Redaelli - che, seppur poco noto, ha una forte valenza sociale" in quanto permette alla Categoria di "assolvere anche a un'altra importante funzione, ovvero la promozione e la diffusione della legalità".
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