Negli ultimi mesi lo smart working ha rappresentato una soluzione per circa 8 milioni di italiani. Antonello Orlando, esperto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, ha spiegato sulle pagine di F Magazine che la possibilità di utilizzare tutti i cinque mesi di congedo obbligatorio dopo il parto è già stata introdotta dalla legge di Bilancio 2019. Pertanto, se la lavoratrice è in smart working questa modalità resta valida e lei potrà restare “operativa” sino al lieto evento. Per poter usufruire di tale possibilità è "solo" necessario il parere medico che attesti il buono stato di salute, sia della mamma che del nascituro. La richiesta va presentata, corredata dai certificati, all’Inps due mesi prima della data presunta del parto, se però durante il periodo di flessibilità dovesse presentarsi una qualsiasi alterazione dello stato di salute, la lavoratrice non entrerà in malattia bensì direttamente in congedo di maternità. Orlando ha ricordato, infine, alla giornalista che rispondeva alle domande di una lettrice, che anche da casa la futura mamma dovrà seguire scrupolosamente le indicazioni sulla sicurezza presenti nel regolamento aziendale, rispettando in particolare le pause per staccare dal monitor del pc e procurandosi una seduta comoda ed ergonomica.
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