A tre mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, un lavoratore su quattro per il quale è stata richiesta la cassa integrazione o un altro ammortizzatore sociale non ha ricevuto nulla. E seppure alcuni passi in avanti sono stati fatti, ad oggi sono 1,8 milioni i lavoratori costretti a vivere senza alcun sostegno economico e all’orizzonte non si intravedono buone notizie. Infatti, a giugno è prevista una grossa falla che colpirà i lavoratori delle aziende che avranno terminato le nove settimane di ammortizzatori da Covid-19. A evidenziarlo, in un articolo su ilfattoquotidiano.it del 29 maggio, è Vincenzo Silvestri, Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. “Le cinque settimane aggiuntive previste dal Decreto Rilancio vanno fruite entro il 31 agosto. Chi ha iniziato la cassa a marzo le finirà entro metà giugno e a quel punto per averne altre quattro dovrà attendere settembre. Nel frattempo, fino al 17 agosto c’è il divieto di licenziare". Dunque, per Silvestri "le aziende ancora ferme dovranno sospendere gli ammortizzatori o cercare di ottenerne di ordinari, che però hanno requisiti più rigidi e non sono accessibili a tutti: i ‘piccoli’ che ora hanno la Cig in deroga resteranno senza rete”. E la situazione non migliora neppure per i numerosi lavoratori stagionali, che hanno visto respingere le proprie domande per “problemi di codifica delle pratiche”, conclude il Consigliere.
Rassegna web: twnews.it
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