“Il mercato del lavoro rispetto agli anni 60/70, è radicalmente mutato, così come sono cambiate professioni e modalità, a partire dalle tipologie di contratto. Il che impone una riflessione su come garantire i diritti dei lavoratori adattandoli alle nuove forme di lavoro”, così il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, nel suo videomessaggio in apertura dell’evento"Dallo Statuto dei Lavoratori allo Statuto dei Lavori: il passo non compiuto", promosso dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro per celebrare i 50 anni della legge n. 300 del 20 maggio 1970. "Quel 20 maggio del 1970 cambiò il rapporto tra imprese e lavoratori”, ha affermato il Ministro, sottolineando come tutte le garanzie conquistate e gli accordi sottoscritti per migliorare le condizioni di lavoro degli ultimi 50 anni siano figli di quella legge che oggi, però, è necessario attualizzare. “Ritengo – ha, infatti, proseguito – che lo Statuto dei lavoratori debba essere ampliato, aggiornato e rafforzato per garantire tutele minime di dignità a tutti i lavoratori. Una delle chiavi di questo nuovo Statuto è senza dubbio l’investimento nella formazione continua, nella riqualificazione professionale e nell’accrescimento delle competenze del lavoratore”.
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