È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, n. 128 del 19 maggio 2020, il decreto legge n. 34, cosiddetto “Rilancio”, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”. Al titolo II, in particolare, sono presenti i provvedimenti destinati al “Sostegno alle imprese e all’economia”, mentre al III le “Misure in favore dei lavoratori”. Per quanto riguarda i primi, tra le tante misure contenute nel provvedimento, si evidenziano le disposizioni in materia di sospensione di versamento dell'Irap 2019 e della prima rata 2020 per le imprese e lavoratori autonomi con un volume d'affari fino a 250 milioni; l'abolizione del versamento della prima rata dell'IMU; l'istituzione del Fondo patrimonio PMI; e ancora il rifinanziamento dei fondi di garanzia. Dal lato dei lavoratori, invece, arriva, nello specifico, la formalizzazione della proroga degli ammortizzatori sociali già previsti dal decreto “Cura Italia”, incrementati di ulteriori 5 settimane oltre alle 9 già previste, sempre per il periodo 23 febbraio-31 agosto 2020. Prorogati i congedi parentali fino a un massimo di 30 giorni per genitori lavoratori dipendenti del privato con figli di età non superiore ai 12 anni. Queste persone riceveranno un’indennità al 50% della retribuzione. In alternativa è consentito cumulare il bonus baby-sitter del D.L. "Cura Italia", che diventa pari a 1.200 euro per chi non l’ha ancora ottenuto. Il bonus di 600 euro alle partite Iva viene prorogato per il mese di maggio e sale a 1.00 euro. Viene poi introdotto un reddito di emergenza, da 400 a 800 euro, per i nuclei familiari in possesso di determinati requisiti; e un bonus per i mesi di aprile e maggio per colf e badanti. E ancora, l’articolo 80 va a modificare l'articolo 46 del D.L. n. 18, in materia di licenziamenti per giustificato motivo oggettivo che di fatto vengono sospesi per 5 mesi e non più per 60 giorni come recava il “Cura Italia”. Infine, previsto lo stop a 30 milioni di atti e cartelle; reso obbligatorio lo smart working per i genitori dipendenti del settore privato con almeno un figlio minore di 14 anni e introdotto il bonus vacanze per chi ha un Isee fino a 40 mila euro da spendere nelle strutture ricettive.
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