Stabilire con un provvedimento normativo di immediata efficacia la possibilità per i datori di lavoro di ricorrere agli ammortizzatori sociali durante l'emergenza, in una misura sicuramente superiore alle 9 settimane previste per l’intero territorio nazionale dal Decreto cd. "Cura Italia" dal 23 febbraio scorso al prossimo 31 agosto. Ed escludere tale intervento dal decreto "Aprile", ribattezzato "Rilancio", che sta scontando i ritardi spesso connaturati a provvedimenti normativi articolati, complessi e inerenti materie fra di loro eterogenee. È la richiesta presentata dalla Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo nella lettera inviata l'11 maggio 2020. Considerato che il Consiglio dei Ministri e il Ministero stesso hanno manifestato l'intenzione di ampliare il numero di settimane disponibili per la totalità dei datori di lavoro, anche attraverso la cassa integrazione in deroga, nonché il periodo cronologico di riferimento, per il Consiglio Nazionale dell'Ordine è necessario - si legge nella lettera - "che la materia degli ammortizzatori sociali e degli incentivi alle imprese debba trovare spazio in un provvedimento che possa essere immediatamente efficace, con l’obiettivo di semplificare l’iter amministrativo di proroga e soprattutto di pagamento ai lavoratori di tutti i tipi di ammortizzatori sociali legati all’emergenza sanitaria in atto". Questo consentirà all'Inps e agli altri soggetti coinvolti di adeguare tempestivamente le proprie procedure.
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