I pagamenti della cassa integrazione in deroga, che coprono i dipendenti delle aziende più piccole, tarderanno ad arrivare perché le tempistiche delle 21 regioni non sono adatte a quelle dei lavoratori, oltre 3 milioni di persone che dovranno continuare a pazientare fino a fine maggio in attesa che le pratiche vengano esaminate, autorizzate e poi liquidate dall’Inps. A ribadirlo è la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, sul Fatto Quotidiano del 23 aprile 2020. La Lombardia ad esempio, spiega la Presidente, “si è attivata solo venerdì scorso insieme ad Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Piemonte e Valle d’Aosta presentando le prime 37 domande” mentre “da Sicilia e Sardegna non sono ancora arrivate le autorizzazioni”. Tra le regioni che si stanno muovendo più velocemente ci sono l’Emilia-Romagna, il Veneto e le Marche; mentre il Lazio svetta per numero di domande presentate. Fra l’altro, - sottolinea la Presidente su ilfattoquotidiano.it - “sono pochissimi quelli che possono richiedere l'anticipo bancario "poiché questa opportunità vale solo per chi è in cassa a zero ore e servono ben otto documenti e non tutti sono in grado di fare la procedura per via telematica ora che andare allo sportello è complicato”.
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