Dal 1° luglio 2020 i lavoratori dipendenti pubblici e privati potranno avere un trattamento integrativo in busta paga e una riduzione del cuneo fiscale. La Camera dei Deputati, infatti, nella seduta dello scorso 31 marzo, ha approvato con 254 voti favorevoli in via definitiva il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 5 febbraio 2020, n. 3, recante misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.29/2020 in attuazione della Legge di bilancio 2020, ora convertito in legge consentirà ai lavoratori subordinati e assimilati con reddito complessivo non superiore a 28.000 euro di ricevere in busta paga una somma di importo pari a 600 euro per l'anno 2020 (il bonus Irpef mensile di 80 euro viene quindi esteso a 100 euro) e a 1.200 euro dal 2021. Per i lavoratori con redditi di lavoro dipendente e assimilati a partire da 28.000 euro e fino a 40.000 euro, invece, è prevista un'ulteriore detrazione dall'imposta lorda e di importo decrescente: si parte da 600 euro per un reddito complessivo di 28.000 euro fino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito pari a 40.000 euro. Il trattamento integrativo, rapportato ai giorni di lavoro, non concorre alla formazione del reddito e, quindi, non è tassabile ai fini Irpef e delle relative addizionali; inoltre deve essere escluso da contribuzione previdenziale e assistenziale e attribuito e ripartito, dal sostituto d'imposta, con le retribuzioni erogate a partire dal prossimo 1° luglio, effettuando una verifica in sede di conguaglio di fine anno.
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