Se non ci sarà una svolta nella vicenda legata all’ex-Ilva, nel 2020 lo Stato potrebbe sborsare fino a 207,6 milioni di euro per la protezione del reddito dei lavoratori coinvolti. Per il prossimo anno è stata già prevista una spesa di 74,9 milioni di euro per la cassa integrazione straordinaria dei dipendenti, a cui si potrebbe aggiungere una spesa di ulteriori 132,7 milioni di euro se ci fosse un ulteriore ricorso agli ammortizzatori per l'80% degli attuali 9.300 dipendenti attivi nella ArcelorMittal di Taranto. A stimarlo è l’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro nel report “Il costo per la collettività della vicenda ex-Ilva”, presentato oggi a Roma in occasione dell’evento “Festival del Lavoro: anteprima 2020”.
L’intesa siglata nel 2018 fra il Ministero dello Sviluppo Economico e l'ArcelorMittal Italia ha già generato un’ingente spesa da parte dello Stato per sostenere il costo degli ammortizzatori sociali e permettere l’operazione di acquisizione da parte dell'azienda siderurgica. Senza soluzioni, quindi, si stimano pesanti ripercussioni sulla tenuta del sistema nazionale degli ammortizzatori sociali.
Rassegna stampa: Il Manifesto del 23.11.2019 - Quotidiano del Sud ed. Basilicata del 23.11.2019 - Notizia Giornale del 23.11.2019
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