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Giovedì, 05 Settembre 2019 11:10

Equo compenso anche in Veneto

Anche i liberi professionisti veneti potranno contare su compensi equi per le prestazioni fornite alla regione e agli enti da essa dipendenti o controllati. Il Consiglio regionale del Veneto, nel corso della seduta dello scorso 3 settembre, ha approvato all’unanimità la proposta di legge di iniziativa consiliare “Disposizioni in materia di tutela delle prestazioni professionali e di contrasto all'evasione fiscale”.

Il progetto di legge - si legge nella nota sul sito della Regione - è finalizzato a disciplinare medianti atti d’indirizzo che saranno adottati dalla Giunta regionale, il diritto all'equo compenso per le prestazioni professionali e il contrasto all'inserimento di clausole vessatorie nell'esecuzione degli incarichi conferiti ai professionisti dalla Regione, dagli Enti strumentali e dalle società controllate, nel rispetto del Codice dei contratti pubblici. Viene considerato ‘equo’ il compenso che risponde a due requisiti concorrenti e non alternativi: la proporzionalità alla quantità e alla qualità del lavoro svolto e al contenuto e alle caratteristiche della prestazione, e la conformità ai parametri previsti dalle disposizioni ministeriali in materia. In conformità a quanto previsto dalla normativa nazionale, quindi, l'obiettivo sostanziale è quello di far fronte al fenomeno dello svilimento della figura del libero professionista prevedendo compensi non correttamente parametrati alla qualità e quantità delle prestazioni richieste o addirittura compensi simbolici.

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