In vigore dallo scorso 16 marzo, il nuovo Albo dei curatori, commissari giudiziali e liquidatori fallimentari previsto dal nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza introdotto dal D. Lgs. n. 14/2019 è ancora solo sulla carta. Manca infatti il decreto del Ministero della Giustizia che, entro il 1° marzo 2020, dovrà definirne le regole di funzionamento. Intanto, si moltiplicano le ipotesi di introdurre modifiche agli obblighi formativi, che prevedono la frequenza di corsi di perfezionamento di minimo 200 ore e un periodo di tirocinio non inferiore a sei mesi, oltre ad un aggiornamento biennale di 40 ore per rimanere iscritti.
Intervenendo sul tema, in un articolo pubblicato da “Il Sole 24 Ore” dello scorso 1° luglio, il Vice Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Sergio Giorgini, evidenzia che si tratta di un falso problema. “La normativa attuale non va cambiata ma attuata” sottolinea, ricordando che “Siamo di fronte a una nuova impostazione basata non più sulla liquidazione ma sulla continuità dell'azienda”.
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