A seguito della proroga dei termini per aderire al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o recedere dallo stesso, a decorrere dal 1° luglio e fino al 31 ottobre 2019, l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n.62/E del 26 giugno, chiarisce che è opportuno presentare le deleghe per l’utilizzo di tale servizio attraverso i servizi resi disponibili dall’Agenzia stessa, con modalità “massiva” o “puntuale”, secondo quanto previsto dal provvedimento del 5 novembre 2018.
Tali servizi consentono, infatti, l’attivazione automatica della delega a seguito di esito positivo della verifica degli elementi di riscontro indicati, desumibili dalla dichiarazione IVA del delegante. Solo nei casi in cui non sia possibile fornire i richiamati elementi di riscontro (ad esempio perché nell’anno precedente non è stata presentata la dichiarazione IVA), resta ferma la possibilità, per i soggetti che possono autenticare la sottoscrizione della delega ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 600/1973, di trasmettere la documentazione tramite posta elettronica certificata. L’Agenzia fornisce anche precisazioni sulle modalità con cui inviare una nuova delega. Infine, si sofferma sull’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri, in vigore dal 1° luglio per gli operatori con volume d’affari superiore a 400mila euro e dal 1° gennaio 2020 per tutti gli altri, spiegando che rientra tra i servizi fruibili attraverso il portale “Fatture e Corrispettivi” ed è anch’esso delegabile agli intermediari autorizzati, mediante il modello allegato al provvedimento del 5 novembre 2018.
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