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Venerdì, 14 Dicembre 2018 16:52

Il decreto fiscale è legge

Il decreto fiscale (decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria) è legge dopo il via libera definitivo da parte della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2018. Il testo definitivo è stato approvato con 272 sì, 143 no e 3 astenuti, mantenendo le ultime novità apportate dal Senato. Il decreto varato dal Governo stabilisce una 'pace fiscale' con i contribuenti e individua parte delle entrate previste dalla manovra 2019.

Sono diversi gli interventi in materia fiscale e di lavoro contenuti nel decreto: l’allungamento delle rate (che passano da 10 a 18) della rottamazione ter, l’aumento dei risparmi per chiudere le liti tributarie, la nuova sanatoria delle irregolarità formali al posto della dichiarazione integrativa speciale, la proroga al 2022 del reverse charge su PC e tablet. E ancora, libero accesso della Guardia di Finanza all’Anagrafe dei rapporti finanziari, avvio dal 2020 per la precompilata per le liquidazioni trimestrali e la dichiarazione annuale Iva,  proroga di 12 mesi per la Cigs nelle aree di crisi e ampliata la platea che potrà usufruire della Cig straordinaria.

Altre novità interessano la e-fattura in vigore dal 1° gennaio 2019. Esclusi dall'obbligo gli operatori sanitari e le associazioni sportive dilettantistiche con ricavi sino a 65.000. Sospese poi le sanzioni per ritardi nel primo semestre. La stessa sanzione viene ridotta inoltre al 20% per le fatture emesse nel trimestre successivo del periodo d’imposta e fino al 30 settembre per chi effettua la liquidazione mensile. Regole ad hoc, infine, sono state previste per le fatture elettroniche senza codice fiscale da parte degli operatori di servizi di pubblica utilità. E ancora, rinnovato il bonus bebè per i nati nel 2019 con una maggiorazione dell’assegno del 20% per ogni figlio successivo al primo ma solo per il primo anno di vita o di ingresso del bambino in famiglia dopo l’adozione. Previsto, poi, un incremento di 3 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019 del Fondo nazionale per le politiche migratorie per la lotta al caporalato.

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