Fra le domande più ricorrenti di chi cerca un impiego o vuole cambiare lavoro ci sono quelle sul futuro dei Centri per l’impiego e dei contratti a tempo determinato, soprattutto alla luce degli ultimi interventi normativi introdotti con il “Decreto Dignità”, così come sulle retribuzioni, i licenziamenti, gli scatti d’anzianità e le ferie. A rispondere è la Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e del CUP, Marina Calderone, intervenendo sul primo numero di “TrovoLavoro”, il supplemento speciale del “Corriere della Sera” in edicola lo scorso 19 novembre.
La Presidente si è soffermata in particolare sui dubbi dei Consulenti del Lavoro sulla reintroduzione delle causali nei contratti a termine, che rischia di incrementare il contenzioso piuttosto che sbloccare le assunzioni. Sui Centri pubblici per impiego, invece, si prospetta “un nuovo impianto non privo di criticità operative” - sottolinea - soprattutto per la mancanza di coordinamento fra Stato e Regioni, che potrebbe essere risolto dall'importante ruolo di collante delle agenzie per il lavoro, di cui fanno parte anche i Consulenti del Lavoro che operano su delega della Fondazione Consulenti per il Lavoro. Infine, la Presidente si sofferma sulle nuove norme sui licenziamenti e gli effetti dell’intervento della Corte Costituzionale sulle tutele crescenti, destinato a rimodulare in modo significativo la materia.
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