Nel primo semestre 2018 l'Ispettorato nazionale del lavoro ha effettuato 87.773 controlli su tutto il territorio nazionale, 556 in più rispetto allo stesso periodo del 2017. Il dato è contenuto nel report sull'attività di vigilanza relativa al periodo gennaio-giugno 2018, pubblicata sul sito web dell'Ispettorato.
Sono aumentate, in particolare, le ispezioni in materia di lavoro (71.461 contro 69.351 registrate nel 1° semestre 2017), mentre sono diminuite sia quelle in materia previdenziale (9.812 controlli contro gli 11.118 del 2017) sia quelle in materia assicurativa (6.500 a fronte dei 6748 del 2017). Ma sono proprio questi due filoni a far registrare il maggior indice di irregolarità nelle aziende sottoposte a verifica: 81% in ambito previdenziale (+18% rispetto allo scorso anno) e 89% in ambito assicurativo (-3% rispetto al 2017). Le irregolarità riguardanti i rapporti di lavoro hanno interessato il 65% dei casi, spingendosi fino all'82% per le violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Nel complesso, le irregolarità riscontrate quest'anno sono cresciute del 3%, toccando il 69% rispetto al 66% del 2017. Nell'ambito dell'azione di contrasto all'illegalità, l'Ispettorato ha individuato complessivamente 77.222 lavoratori irregolari, di cui 20.398 lavoratori in nero. È raddoppiato, invece, l'importo dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi recuperati: nel primo semestre 2018 sono stati acquisiti oltre 620 milioni di euro (erano poco più di 323 milioni lo scorso anno), di cui oltre 168 milioni legati a erogazioni di prestazioni previdenziali riguardanti rapporti di lavoro fittizi.
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