“La prima cosa da realizzare in Italia è la riforma fiscale”. Così il Sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti, Armando Siri, è intervenuto sulla flat tax nel dibattito “Obiettivo Crescita” nel corso dell’ultima giornata del Festival del Lavoro 2018.
“Negli ultimi cinque anni fino ad oggi il Paese ha affrontato il disagio più grande: la mancanza di domanda interna. Noi abbiamo presentato nel nostro programma di Governo la soluzione” afferma il Sottosegretario ideologo della tassa piatta. “La flat tax è un antibiotico che non si può somministrare a piccole dosi”, uno shock fiscale necessario per il Paese per ridurre il carico tributario e semplificare il sistema. Per questo motivo – secondo il Sottosegretario - non bisogna mostrare alcuna timidezza e con coraggio chiedere il sostegno dell’Europa per quella che a suo dire rappresenta “la prima grande riforma strutturale fiscale dal dopoguerra ad oggi per far ripartire la crescita”. Dobbiamo ottenere dall’UE la flessibilità necessaria sul defict – ha poi aggiunto - per assicurarci questa riforma che, oltre ad alimentarsi da sola, rappresenta una garanzia di Italia sicura per i Paesi europei e per gli investimenti dei principali stakeholders. E sui tempi di entrata a regime della riforma, il Sottosegretario conferma che gli impatti della flat tax si potranno avere presumibilmente dal 2019 per partite Iva, ditte individuali e imprese, per poi allargarsi alle famiglie nel 2020.
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