Abbassare le tasse, combattere l’evasione fiscale, ridurre la burocrazia e rendere certi i tempi della giustizia italiana: queste alcune delle priorità del Governo, che interessano da vicino i professionisti, annunciate dal Vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel corso del suo intervento dal palco centrale del MiCo durante il Festival del Lavoro 2018. “Dobbiamo tagliare le complicazioni: niente spesometro, redditometro, studi di settore, fatture emesse e incassate” ha detto ricevendo l’applauso della platea di professionisti presenti a Milano. “L’Italia – ha poi continuato - è un Paese sicuro, abbiamo uno dei risparmi privati più avanzati al mondo, il dubbio è che qualcuno ci voglia metter le mani”. Per questo motivo “non ci sarà patrimoniale o tassazione sui risparmi, sono già stati tassati, non verranno da lì le nuove risorse”.
E tra i settori esclusi da cui attingere risorse per finanziare l’agenda programmatica definita nel contratto di governo Lega-M5S anche quello privato. Professionisti e imprese, quindi, non pagheranno ancora. E accanto al mondo delle professioni quello delle partite Iva a cui Salvini assicura di dare un “primo segnale concreto nel 2018 con la flat tax per poi pensare alle famiglie”. “Non possiamo fare tutto subito – aggiunge - ma vorrei che il contratto non fosse un libro dei sogni, piano pezzo per pezzo, dalla Fornero alla scuola voglia applicarlo”.
Anche in merito alle politiche del lavoro attenzione da parte dell'Esecutivo al settore privato. Ad esempio per quel che riguarda i centri per l’impiego privati che funzionano meglio di quelli gestiti dal pubblico. “Il pubblico dovrebbe imparare dalle buone pratiche del privato, soprattutto nel Mezzogiorno” afferma. Sulla stretta ai contratti a termine contenuta nel Decreto Dignità il Ministro degli Interni evidenzia come attenzione sarà rivolta “affinché in nome della lotta al precariato, che è sacrosanta, non si danneggino gli interessi dei lavoratori e delle imprese, costringendoli al nero perché ci sono troppi vincoli”. E sul tema toccati anche i voucher “iprocritamente cancellati per scelta politica, ma in alcuni settori fondamentale e da reintrodurre". Infine, dal momento che l’emergenza è il lavoro in Italia, Salvini ha esortato l’Italia a chiedere un ministero di peso nella prossima Commissione europea, come quello economico e non degli Esteri.
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