Una nuova "forma di lavoro", nata dalla necessità di reinventarsi imposta dalla crisi, e che chiede di "uscire da quelli che sono gli schemi a cui siamo stati tutti abituati". Così Rosario De Luca, Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, commenta ai microfoni di Radio Kiss Kiss il multi-level marketing, la nuova modalità di lavoro diffusa nel settore della vendita porta a porta. Si tratta di un'organizzazione piramidale del lavoro, che consente al venditore di guadagnare, non solo sulle vendite dirette, ma anche su quelle effettuate da altri venditori da lui reclutati.
Una modalità che risulta spesso "compulsiva", spiega De Luca, perché "nella gerarchia di questa organizzazione si cresce vendendo; più si vende più si ottengono provvigioni". "Una sorta di corsa al rialzo", spiega De Luca, che spinge ad allargare sempre di più la rete professionale e ad attrarre consensi anche tramite l'utilizzo di social network e di influencer.
Nell'ultima parte dell'intervista il Presidente della Fondazione Studi si è soffermato sulle condizioni di lavoro dei venditori italiani. In genere, nelle società che si occupano di vendita diretta basandosi sul multi-level marketing, i venditori sono collaboratori, "quindi non parliamo di lavoro subordinato. Diverso - sottolinea - è il caso dei call center, dove sappiamo ci sono anche forme di sfruttamento dei lavoratori, perché lì l'autonomia è più ridotta ed è difficile dimostrare che si è collaboratori".
Notizie correlate: Lavoro in dumping, appalti illeciti in espansione - Privacy, De Luca: non solo adempimenti ma opportunità