"Le illazioni formulate nei tanti articoli pubblicati in questi ultimi giorni da Il Fatto Quotidiano, suffragate soltanto da affermazioni anonime, sono fermamente respinte dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. La campagna di odio scatenata dal quotidiano contro la categoria dei Consulenti del Lavoro, infatti, va ben oltre il diritto di cronaca. Intacca la onorabilità della professione e dei singoli individui. Da settimane è stata avviata un'azione compulsiva di pedinamenti, telefonate, messaggi privati che hanno leso la privacy dei dipendenti e dei dirigenti, che si sono visti aggredire nella loro intimità. Pur essendo chiaro lo scopo politico di tutto questo, non è certo il terreno su cui la categoria dei Consulenti del Lavoro si confronta. Entrando nel dettaglio delle tante pretestuose ricostruzioni, la costituzione della Fondazione Studi Srl - risalente al 2018, ben 5 anni fa, e di cui Fondazione Studi è socio unico - è stata deliberata per tenere separate le attività istituzionali da quelle commerciali, soggette a separata contabilità, scelta operata ai fini di una migliore compliance normativa". È quanto si legge nel comunicato stampa diffuso poche ore fa dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro in risposta alle illazioni formulate negli ultimi giorni da Il Fatto Quotidiano, suffragate da affermazioni anonime. "I Consulenti del Lavoro promuovono il lavoro etico, riaffermano il dovere di rispettare le regole e sono esempio di legalità. Per questo motivo - si legge - non è tollerabile accettare in silenzio frasi dal contenuto evidentemente diffamatorio e privo d’ogni benché minimo fondamento oggettivo".
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